San Nicola Arcella - Guida Turistica

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LE TORRI DI DIFESA
  Per secoli le coste calabresi hanno conosciuto l'incubo dei corsari che saccheggiavano villaggi e città, uccidevano gli abitanti o li rapivano per farne degli schiavi. L'unica difesa possibile consisteva nel prevenire gli sbarchi e furono realizzate allo scopo numerose torri costiere di avvistamento, armate di cannoni e distribuite a intervalli regolari. Le stesse servivano anche per annunciare il pericolo alla popolazione ignara, diventando spesso fonte di salvezza. Le segnalazioni avvenivano di giorno con il fumo e di notte con il fuoco. Il sistema di difesa viene avviato nel XIII Secolo e vengono costruite circa 150 torri su 800km di coste. Il massimo sviluppo si ha durante il Regno di Napoli dal 1504 al 1707. La fine dell'era della pirateria si ha nel 1830 quando i francesi conquistano Algeri dando inizio alla colonizzazione dell'Africa settentrionale.
La struttura architettonica delle torri costiere è di 2 tipi:
- cilindrica, del periodo angioino e aragonese;
- quadrata, del periodo vice regnale spagnolo.
  La torre di San Nicola Arcella, costruita nel XVI secolo con pianta quadrilatera sulla penisola di Punta Dino è del secondo tipo ed è stata scelta dai governatori spagnoli per coniugare precise esigenze militari. La torre cilindrica (foto in basso a destra), meno costosa e più facilmente edificabile, era infatti giudicata poco adatta all'installazione di cannoni. San Nicola Arcella vanta anche una torre cilindrica. Alte in genere una quindicina di metri, le torri quadrate potevano dominare un braccio di mare di 10 miglia. La porta di accesso si apriva sulla parte a monte, con una scala volante o un ponte levatoio; l'ambiente interno era composto da due vani, dove vivevano in condizioni spartane il torriero e 2 o 3 soldati.
I MONTI
  La costa è stata presa d'assalto ovunque dal cemento delle seconde case e non solo.. L'unica parte di territorio che resta a governare sovrana è la montagna, con le sue vette raggiunte solo da stradine impervie. Un piccolo attacco alla montagna è stato già dato con la costruzione di un villaggio turistico composto di case colorate. La restante parte dei monti circostanti la zona resta però vergine e immune dal cemento vista l'impossibilità di costruire e viene solo colpita ogni anno da incendi non certo di origine naturale. La flora dei monti comunque non contiene boschi ma al più vegetazione da macchia mediterranea e arbusti. Ad altezze maggiori si possono trovare aghifoglie. La montagna rimane massiccia, imponente: ora grigia di calcare, ora giallastra di cristallino. Separate dai monti in questione si trova l'abitato di Santa Domenica Talao situato proprio tra i monti in questione. I monti situati nella zona di San Nicola Arcella rispondono ai nomi di Serra la Limpida verso est con i suoi 1119 metri di altezza, e verso nord-est verso Praia a Mare troviamo il Cozzo Petrara. Il monte più vicino all'abitato è il Monte Coppuliello alto circa 702 metri.
LE SPIAGGE
  La spiaggia principale si apre nelle rocce subito sotto il paese. La sua dimensione è comunque notevole con almeno 2000 metri di spiaggia continua. I due estremi della spiaggia sono segnati dal porto naturale da una parte e dalla roccia dall'altra. Qui si trova una scaletta ricavata nella roccia che conduce ad una spiaggetta molto piccola situata sotto un arco di roccia naturale detto "ArcoMagno". Su quella spiaggetta è presente una fonte di acqua naturale estremamente fredda. Superati sentieri e scale scavati nella roccia si arriva ad un'altra spiaggia situata in mezzo alle rocce. La dimensione delle due spiaggette in questione è dell'ordine della decina di metri. Proseguendo il cammino tra la macchia mediterranea si oltrepassa un tunner scavato nella roccia che conduce ad una spiaggia un po' più grande delle due precedenti, detta spiaggetta di "Fiuzzi". Di fronte a questa spiaggia si trova una piccola isoletta cosparsa di macchia mediterranea. L'isoletta è grande circa 10 metri per 40 metri e dista dalla spiaggia circa 25-30 metri. Una ulteriore scaletta conduce alla immensa spiaggia del Fiuzzi facente parte però di Praia a Mare. Spondandoci dalla parte opposta, in direzione del porto, si trova un'altra spiaggia detta "Spiaggia del porto" appunto, grande circa 30 metri. Quest'ultima è situata proprio di fronte alla grande spiaggia ed è dominata dalla torre quadrata ove visse il romanziere americano Lord Crawford. Superando la Torre e quindi il tratto di costa che si erge in mezzo al mare si passa in direzione di Scalea ad una spiaggia molto piccola raggiungibile solo dal mare. Infine dalla parte sud, al di là del Capo Scalea si trovano le spiagge dei Delfini e del Carpino. La prima raggiungibile attraverso un villaggio turistico avente denominazione analoga e la seconda attraverso numerose scale che tagliano la costa a picco sul mare quasi in verticale. Tornando alla spiagia principale, questa è raggiungibile da due punti diversi: la prima strada passa per il paese ed è la vecchia statale 504 che collegava prima della costruzione della statale 18 tutti i paesi della costa. Il cammino da percorrere per giungere fino al mare è dal paese dell'ordine dei 4 o 5 chilometri di curve panoramiche. La strada in questione giunge proprio al centro della spiaggia grande. L'altra strada che conduce fino alla spiaggia giunge sul lato del porto attraverso una strada che passa tra villette fatta di curve e di una pendenza notevole. Giunti ad un parcheggio c'è la possibilità di scendere altre scale che portano direttamente sulla spiaggia. Nei pressi del parcheggio la strada si dirama ed è possibile raggiungere anche il palazzo dei principi attraverso una strada non certo percorribile con una macchina. La parte esposta verso ovest e nord ovest presso Capo Scalea è formata unicamente da rocce a picco sul mare. Su questi tratti la parete rocciosa prosegue in mare per almeno altri 30 metri prima di incontrare i fondali sabbiosi. La spiagia principale è formata da sassi misti a brecciolino. Vista l'altezza della collina su cui si trova il paese per raggiungere il mare bisogna sempre percorrere almeno 2 chilometri.
IL PORTO
  In basso, al mare, si apre nella roccia una stupenda spiaggetta con un porto naturale che è l'unico della zona chiuso ai venti dove trovano riparo le imbarcazioni sorprese dalle tempeste. Su un lembo di costa a picco sul mare si eleva, volgendo lo sguardo a tutto il mare, la torre di avvistamento ove visse Lor Crawford. La strada per arrivare al porto risulta un po' impervia soprattutto nell'ultimo tratto, in cui si deve proseguire a piedi. Nonostante la presenza del porto (non si pensi alla parola porto immaginando i grandi porti artificiali) il mare, anche in prossimità dello stesso, è abbastanza pulito anche nei mesi estivi. La mancanza di sporcizia in acqua è dovuta semplicemente al fatto che le barche (anzi le barchette perchè non ci sono grosse imbarcazioni) sono semplicemente ormeggiate e non producono un elevato traffico marittimo. La veduta del porto dall'alto o dalla spiaggia stessa di S.Nciola Arcella è notevole e rappresenta l'immagine più fotografata della zona.